Non ci vedo più dalla fame
Lo slogan di una nota pubblicità di merendine “non ci vedo più dalla fame”, rappresenta bene la frenesia della vita odierna.
La sensazione di fame, di affaticamento della vista e di spossatezza, sono manifestazioni comuni a coloro che esercitano professioni dall’intenso lavoro intellettuale, come quella dell’impiegato. Ritmi di lavoro serrati, scanditi da scadenze, rendiconti e riunioni, determinano spesso un forte stress emotivo.
E’ possibile, attraverso l’alimentazione, limitare gli “effetti collaterali” di questo tipo di professioni? La risposta è senz’altro Sì; un fisico adeguatamente nutrito sarà maggiormente in grado di far fronte all’intenso carico di lavoro.
Bisogna tenere a mente che il cervello si nutre essenzialmente di zuccheri e il fabbisogno di tali nutrienti incrementa in proporzione al carico di lavoro o di stress. Per garantire un costante e corretto apporto di energia a fisico e mente è bene organizzare i pasti in maniera regolare evitando lunghi digiuni, che possono facilmente causare una deplezione di zuccheri. Durante il digiuno, infatti, terminate le riserve di glucidi fornite dal pasto, il fisico si trova costretto ad attingere dalle scorte di tali nutrienti, localizzate a livello epatico e muscolare, sottoforma di glicogeno. Ma se il digiuno si protrae nel tempo o in casi di un aumentato fabbisogno dovuto ad un intenso carico di lavoro o stress il rischio è il cervello si ritrovi sprovvisto di sufficiente energia e ne consegua un rapido affaticamento del fisico. Subentra facilmente un senso di spossatezza che può diventare cronico qualora con regolarità si effettuino digiuni prolungati.
Cosa s’intende per digiuno prolungato? In media è opportuno introdurre un po’ di cibo all’incirca ogni 2 ore/ 2 ore e mezzo, intervallando i pasti principali con degli spuntini. Mai dunque saltare i pasti, colazione in primis. Con la colazione, infatti, si riforniscono, dopo il lungo digiuno notturno, corpo e cervello di nutrienti e si attiva il metabolismo.
In questo contesto un ruolo importante è svolto dai cereali, meglio se integrali (pane, fette biscottate, gallette, cereali soffiati o in fiocchi), fonte di zuccheri complessi e a lento rilascio. I cereali integrali, contrariamente agli zuccheri semplici dei dolciumi, degli snack dolci e salati etc, la cui energia si consuma rapidamente, forniscono energia biodisponibile a lungo nel tempo. Un giusto spazio va anche dato ai grassi, quelli “buoni” che troviamo nella frutta a guscio, nel pesce, nell’olio extravergine di oliva e alle proteine, tenendo a mente che è opportuno non abusare di proteine animali (carne, pesce uova e formaggi) ma che è bene alternare tali fonti proteiche ad alimenti con un buon contenuto di proteine vegetali (legumi, frutta a guscio e semi oleosi e ortaggi).
Esistono tantissime soluzioni di spuntini e pasti sani, veloci e pratici, in grado si sopperire alle richieste energetiche di corpo e mente, personalizzabili in base ai gusti e alle esigenze di ogni singolo individuo!
Dott.ssa Simona Porcu
Biologa Nutrizionista
Dottore di ricerca in biologia animale, molecolare e dell’uomo
Rosà (VICENZA)
Studio Nutrizionistico via Matteotti, 17 cell 328 8193332
simona.porcu.nutrizionista@gmail.com Fb: Studio Nutrizionistico Dott.ssa Simona Porcu
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