A partire dalla seconda metà degli anni 2000 si è sviluppata nel nostro paese una crescita vorticosa, una vera e propria esplosione di denunce all’INAIL da parte di lavoratori affetti da patologie dell’apparato muscolo-scheletrico.
57.400 circa le denunce di malattie presentate nel 2014 (erano state 51.900 nel 2013), con un aumento del 33% rispetto al 2010, i costi per le imprese e la società sono considerevoli e vengono valutati in miliardi di euro a livello nazionale.
ll 62% delle denunce riguardano le malattie del sistema muscolo-schletrico (circa 30.500 su un totale di 46.500), in crescita del 78% rispetto al 2010.
In pratica, nell’ultimo quinquennio, il loro numero si è più che triplicato mentre, nello stesso periodo temporale, tutte le altre malattie professionali sono diminuite nel complesso del 4%.
Le malattie professionali legate all’apparato muscolo scheletrico continuano a crescere !
(per malattia professionale si intende una patologia la cui causa agisce lentamente e progressivamente sull’organismo e che abbia un nesso con l’attività lavorativa).
Dalla tabella Eurostat aggiornata al 2013, indicante le percentuali di persone che hanno riportato uno o più problemi di salute collegati al lavoro negli ultimi 12 mesi, si evince che le principali malattie presenti a livello europeo sono quelle muscolo scheletriche.
I costi dovuti alla malattia osteoarticolare dei lavoratori si dividono in due categorie:
Una componente “visibile”, i costi diretti, di cui datori di lavoro sono a conoscenza e che sono facilmente identificabili.
Un componente “invisibile” o nascosta, i costi indiretti, che sono più difficili da quantificare e che i datori di lavoro tendono a sottovalutare. Citiamo ad esempio i costi legati a diminuita produttività, ad arresto di produzione, alla sostituzione del lavoratore, ecc..
Oltre al problema organizzativo durante l’assenza, c’è da considerare la fase di rientro:
Lötters, i Meerding e Burdorf (2005) hanno studiato la produttività dei lavoratori infortunati, quando ritornano al lavoro; la mediana della perdita di produttività per una giornata lavorativa di 8 ore a causa di un disordine muscolo-scheletrico è di 1,6 ore al giorno, poco dopo il ritorno al lavoro e anche nei 12 mesi successivi.
Le cause prevalenti delle patologie muscolo scheletriche sono rappresentate da sollevamento e movimentazione di carichi pesanti, posture incongrue e movimenti ripetuti.
L’enorme valore aggiunto dei corsi Lavoro Sano rispetto ai corsi tradizionali è che oltre alle informazioni di base (previsti dalla legge) sul corretto comportamento lavorativo, diamo le informazioni per costruire un fisico forte e sano, in grado di sopportare i carichi lavorativi.
Il nostro corso può essere completamente rimborsato con Fondimpresa (valuta la disponibilità del conto formazione per aziende), inoltre le aziende possono chiedere una riduzione del premio INAIL se dimostrano che hanno effettuato (oscillazione del tasso di interesse OT24, punto D) interventi per la prevenzione dei disturbi muscoloscheletrici e promozione della salute).
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